venerdì 30 maggio 2014

1001 Chambres Closes Annexes & La grande anthologie des chambres closes et du crime impossible

Qualche giorno fa, si è tenuta a Parigi, una sorta di incontro-conferenza che ha visto protagonisti due grandi esperti francesi di roman policier: Roland Lacourbe e Jean François Merle. L'argomento, ad entrambi molto caro, è quello delle Chambres Closes, in questo periodo tornato alla ribalta grazie anche a due testi in prossima uscita, pubblicizzati in questo incontro, entrambi curati da uno dei massimi esperti mondiali del genere, ovvero Lacourbe. 
Il primo di questi è in realtà il secondo volume del monumentale 1001 Chambres Closes, la cui prima parte era stata pubblicata nell'Agosto dello scorso anno. Insieme al francese, collaborano tre esperti belgi di Crimes Impossibles, ovvero Bourgeois, Fooz e Soupart. Se il primo dei due volumi si preoccupava di catalogare e analizzare oltre mille testi (tra romanzi e racconti), questo secondo si occupa di esplorare i caratteri di questo fiorente sottogenere del poliziesco al Cinema, nelle Serie Tv, nel mondo Manga e anche in quello reale, com ben 20 delitti veramente accaduti che sembrano usciti da un romanzo di John Dickson Carr. Ma si parlerà anche dei testi precursori, di Dumas, Conan Doyle, del mondo di Paul Halter e dei grandi cicli narrativi di Edward Hoch, Noel Vindry e Joseph Commings. Tra le altre novità, l'analisi di 33 testi inediti in lingua francese e la Bibliografia commentata delle più importanti raccolte di testi, sia francesi che straniere. 
Insomma un appuntamento da non perdere per gli appassionati di Camere Chiuse. 


Il secondo lavoro in questione è invece una nuova antologia (qui al suo primo Tomo), dal titolo La grande anthologie des chambres closes et du crime impossible: essa presenta racconti firmati dai più grandi autori di sempre (Hoch, Commings, Pronzini, Brand) con ben 14 titoli in lingua anglosassone inediti in Francia.
Anche questo lavoro è da non perdere.



La conferenza si può trovare, in tre parti, su You Tube, al seguente indirizzo: 
https://www.youtube.com/watch?v=2PiN7jgJoso
https://www.youtube.com/watch?v=qArWQ44fXfo
https://www.youtube.com/watch?v=Rl8RxxBmsH

venerdì 23 maggio 2014

The Shadow of the Goat (L'ombra del caprone, 1926) - John Dickson Carr






Se Wooda Nicholas Carr non avesse sposato, il 21 ottobre del 1903, la venticinquenne Julia May Lenox Kisinger, non avremmo mai avuto il più grande autore di mystery del Novecento.
Ma probabilmente gli dei del poliziesco avevano già messo in atto il loro piano, e niente poteva fermarli: succeda quel che succeda, per 50 anni quest'uomo dovrà "inventare e spiegare miracoli".
Così sia. Non sono servite due guerre mondiali, svariate bombe sulla sua abitazione (con Hitler fece poca amicizia, diciamo), una immensa quantità di sigarette, alcool e donne. A 60 anni ne dimostrava 100, ma era un modo per essere ancora una volta avanti a tutti.
Fatemi sapere se trovate una foto di Carr senza sigaretta in mano. Se la trovate, non è lui.
Quando si parla di questo autore, è davvero difficile concentrarsi su una singola opera. Tra romanzi, racconti, radiodrammi, saggi critici e tanto altro, nessun ha pensato anche solo la metà di quello che ha realmente fatto John Dickson Carr. Ha mostrato con precisione quando e dove il poliziesco diventa narrativa e quando la narrativa diventa Grande Letteratura. Siamo molto lontani da Todorov, secondo cui il miglior romanzo di un genere letterario è quello in cui tutte le consuetudini vengono rispettate. 
Carr balla meravigliosamente in mezzo ai generi letterari, li seduce, li tocca e li fonde: romanzo storico, romanzo Gotico, Teatro, paradossi chestertoniani, magia e terrore si fondono con il fascino dell'impossibile. Le camere chiuse? Vengono dopo.
Carr unisce una meravigliosa padronanza della lingua, una perfetta gestione degli elementi romanzeschi e una potenza evocativa unica alla genialità degli esperimenti e all'insuperabile capacità di uscire trionfalmente da situazioni che manderebbero chiunque altro al manicomio.
Carr è la massima espressione del romanzo poliziesco perché è uscito dalle sue gabbie, ne ha manipolato le consuetudini, ha dominato le sue asprezze. 
Ritenerlo semplicemente il maggior esponente del Locked Room Mystery è offensivo, prima che disonesto. Il genio espresso nelle trame è il risultato di una serie di concatenazioni che non hanno precedenti nella storia del poliziesco. E trovano forma per la prima volta nel 1926.
Carr aveva iniziato a scrivere da giovanissimo, a 15 anni, ma la prima opera degna di nota è proprio di quell'anno, un brevissimo racconto dai toni orrorifici e dalla prosa piuttosto ridondante, intitolato As Drink the Dead, in cui unisce, in modo non disprezzabile le due grandi passioni: la Storia e il delitto impossibile. 
Ma è con il successivo racconto, pubblicato nella rivista collegiale The Haverfordian in forma anonima, nei numeri di novembre e dicembre, che Carr mostra concretezza, coerenza ed ingegnosità nello stesso tempo. The Shadow of the Goat è il primo dei quattro racconti con protagonista Henri Bencolin e senza dubbio il più riuscito, insieme all'ultimo Murder in Number Four (1928). L'opera è acerba, non priva di incongruenze ed espedienti che mostrano tutta la sua inesperienza, ma colpisce per come l'autore riesce a tenere le fila di un intreccio machiavellico, senza perdere di vista suspense e raziocinio.



Carr è affascinato dal tema del delitto impossibile sin da piccolo: già il primo racconto conosciuto, The Ruby of Rameses (1921), è una detective story col tema del locked room. La short story è l'ambito perfetto per  i delitti impossibili: sin dagli albori del poliziesco, da Poe a Conan Doyle, da Chesterton a Futrelle, quasi tutti i Maestri delle camere chiuse precedenti la Golden Age, hanno scelto il racconto come teatro delle loro storie.
E nonostante The Shadow of the Goat sia un racconto breve, presenta così tante idee che basterebbero per un intero romanzo. In questo ciclo di opere Carr non si risparmia, non sa che da lì a poco comincerà a raccontare storie per professione, perciò è incapace di contenersi, e in ogni racconto, breve che sia, esprime tutto ciò che ha in testa. L'ingenuità e la spavalderia sono la sua forza, ma anche il suo limite. Per avere conferma, chiedere a tale Edward Taulane.
Nel numero dell'Haverfordian in cui il testo è contenuto, ad un certo punto la storia viene stoppata e i lettori sono sfidati a presentare la soluzione (che sarebbe comparsa nell'edizione seguente), con il vincitore pronto a ricevere una ricompensa di 25 dollari. Carr ammise in una intervista successiva che non aveva i soldi ma era convinto che nessuno avrebbe potuto risolvere l'enigma.
Per sua sfortuna il nostro Edward, per di più una matricola, si presentò con la soluzione nemmeno un'ora dopo che la rivista era stata pubblicata. 
Carr dovette chiedere l'elemosina al padre, non precisamente il ritratto della felicità, ma il racconto ebbe grande successo.
Innumerevoli sono gli elementi che diverranno tipici, e che Carr riproporrà in diverse forme: la scommessa, la sparizione da una stanza chiusa ermeticamente ed osservata continuamente, il delitto di camera chiusa e un tentato omicidio, ancora con l'assassino svanito nel nulla.
Non anticipo nulla, dico solo che ci sono dei grandi personaggi e che ci si diverte un mondo. 
Carr attinge a Leroux (Il mistero della camera gialla), ma l'espediente su cui si basa la sparizione impossibile è magistrale, e sarà di insegnamento per molti: Christianna Brand su tutti, nel superbo The Gemminy Cricket Case (o Murder Game, La calda nebbia bianca, 1968), ma anche per Carr stesso, che la modificherà nel racconto Strictly Diplomatic (Un diplomatico in vacanza, 1939).
«A magnificent story» [1] secondo Robert Adey, «Impressionant, brillant, astucieux et prometteur» [2] secondo Roland Lacourbe e gli studiosi belgi Fooz, Soupart e Bourgeois. Ma per quanto questo racconto sia ben ideato in quanto enigma impossibile, è la prima parte ad essere meravigliosa, in cui Carr costringe il lettore scettico a modificare il proprio atteggiamento iniziale, sino a fargli esclamare (perché lo farà): "ma è impossibile!"
Carr era un genio, ma non era avido. Non voleva tutto per sé. Alle riunioni del Detection Club dispensava consigli a tutti, si mostrava sempre gentile e affabile. Dorothy Gardiner disse che durante gli incontri dei MWA (Mystery Writers of America) negli anni Quaranta, Carr era felice nel condividere con tutti le sue idee, i suoi espedienti e le sue tecniche narrative. 
Ma per quanto fosse gentile e dettagliato, la risposta era sempre la stessa: 
«Yes Mr. Carr – you can do it. But the rest of us?» [3]



Per chi vuole approfondire ancora può far riferimento a questo articolo, di Piero de Palma, uscito nel 2009 sul Blog Mondadori, proprio sui Quattro Racconti con Bencolin:
http://blog.librimondadori.it/blogs/ilgiallomondadori/2009/09/07/la-prima-produzione-di-john-dickson-carr-i-quattro-racconti-di-bencolin/


1 R. Adey, Locked Room Murders, Crossover Press, 1991, p. 299
2 R. Lacourbe, V. Bourgeois, P. Fooz, M. Soupart, 1001 Chambres Closes: Guide de lecture du crime impossible, Semper Aenigma, 2013, p. 98
3 La frase è citata in D. G. Greene, John Dickson Carr: The Man who Explained Miracles, op. cit., p. 106

giovedì 1 maggio 2014

Agatha Christie - Le Traduzioni Italiane

L'opera poliziesca di Agatha Christie è stata interamente tradotta e pubblicata in Italia.
Sfortunatamente però, non tutti sanno che gran parte delle traduzioni che circolano ancora oggi (risalenti inizialmente al periodo Fascista), sono pesantemente tagliate, manipolate, in sintesi totalmente inattendibili.
Questo discorso non vale solo per la Christie, ma per la maggior parte degli autori di polizieschi del tempo, le cui opere sono circolate in versioni tagliate per decenni. Dall'inizio degli anni Ottanta però, dato il crescente interesse degli accademici per una letteratura sino ad allora considerata popolare, la Mondadori ha iniziato finalmente a pubblicare romanzi in versione integrale e a ristampare opere già edite, in una nuova versione. E così i grandi capolavori di Christie, Carr, Queen e altri, sino ad allora letti in modo approssimativo, hanno ritrovato la luce della dignità.



Le traduzioni non integrali sono semplicemente imbarazzanti: confrontate le stesse opere in due versioni diverse, e troverete il 30/40% in meno del testo. In sostanza, un'altra cosa. Come leggere Proust in versione per bambini. In questo articolo potrete saperne di più: http://rivistatradurre.it/2011/04/agatha-christie/

Il problema nasce nel momento in cui le ritraduzioni, uscite in Edicola nelle collane "I classici del Giallo" e "Il Giallo 
Mondadori" tra la prima metà degli anni Ottanta e la fine degli anni Novanta, si perdono prima di arrivare nelle Librerie. Sembra paradossale, ma nel caso della Christie, è proprio così. Le ritraduzioni vengono inserite nei celebri volumi Omnibus, a partire da Poirot (1985), sino all'ultima uscita. 


Ma negli Oscar Gialli, prima quelli in costa bianca e ora in 

costa gialla, si mantengono, incomprensibilmente, le 
traduzioni vecchie, addirittura ancora quelle degli anni Trenta, con le interpolazioni fasciste e razziste, le frasi antisemite, i tagli riguardanti i personaggi italiani e mille altre nefandezze. Questo fino a poco tempo fa. Per fortuna infatti, proprio negli ultimi 2 anni hanno iniziato a ristampare, in formato accattivante (con le copertine simili a quelle inglesi), i romanzi della Christie nella versione più nuova.
Attenzione però, perchè il discorso è complesso: sebbene non tutto il corpus dell'autrice sia stato ritradotto, ciò che è rimasto può essere considerato filologicamente accettabile, invecchiato certo, ma non impresentabile.
In conclusione, quando si vuole acquistare un romanzo dell'autrice, occorre cercare o i volumi dei Classici del Giallo tra gli anni Ottanta e Novanta (con scritto "nuova traduzione"), o gli Omnibus Gialli successivi al 1985, o ancora gli Oscar Mondadori recenti, usciti nella versione Cartonata o Brossurata, con copertine ispirate al modello inglese.




Per la precisione, di seguito elenco i romanzi della Christie che non sono mai stati rivisti dalla loro prima edizione, e le cui traduzioni risalgono a prima della metà degli anni 
Settanta, quando curatori come Diana Fonticoli e altri hanno iniziato ad occuparsi con maggiore attenzione del geniale corpus della Regina del Giallo:

- Il segreto dei Chimneys (The Secret of Chimneys, 1925, Alberto Tedeschi, tr. 1949)
- Poirot non sbaglia (One, Two, Buckle my Shoe, 1940, Alberto Tedeschi, tr. 1951)
- Corpi al sole (Evil Under Sun, 1941, Alberto Tedeschi, tr. 1947)
- Giorno dei morti (Sparkling Cyanide, 1945, Alberto Tedeschi, tr. 1947)
- Destinazione ignota (Destination Unknown, 1954, Magda Tincani, tr. 1955)
- Le due verità (Ordeal by Innocence, 1958, Paola Franceschini, tr. 1959)
- Macabro Quiz (Cat Among the Pigeons, 1959, Lidia Ballanti, tr. 1960)
- Un cavallo per la strega (The Pale Horse, 1961, Lidia Ballanti, 1962)
- Assassinio allo specchio (The Mirror Crack'd from Side to Side, 1962, Lidia Ballanti, 1963)
- Miss Marple al Betram Hotel (At Bertram's Hotel, 1965, 
Maria Ghislon tr. 1967)
- Nella fine è il mio principio (Endless Night, 1967, Laura Grimaldi, 1968)
- Passeggero per Francoforte (Passenger to Frankfurt, 1970, Laura Grimaldi tr. 1971)





Di seguito, per amor di completezza e semplicità di fruizione, riporto cronologicamente i romanzi della Christie con accanto il nome del traduttore più recente:

- Poirot a Styles Court (1920, Diana Fonticoli tr. 1974)
- Avversario segreto (1922, Lia Volpatti)
- Aiuto Poirot! (1923, Lia Volpatti, tr. 1987)
- L'uomo vestito di marrone, 1924, Rosalba Buccianti, tr. 1991)
- Il segreto dei Chimneys (1925, Alberto Tedeschi, tr. 1949)
- L'assassinio di Roger Ackroyd (1926, Grazia Griffini, tr. 1987)
- Poirot e i quattro (1927, Ombretta Giumelli, tr. 1987)
- Il mistero del treno azzurro (1928, Giuseppe Settanni, tr. 1987)
- I sette quadranti (1929, Ombretta Giumelli, tr. 1991)
-  La morte nel villaggio (1930, Diana Fonticoli, tr. 1977)
- Un messaggio dagli spiriti (1931, Grazia Griffini, tr. 1983)
- Il pericolo senza nome (1932, Maria Luisa Vesentini Ottolenghi, tr. 1987)
- Se morisse mio marito (1933, Rosalba Buccianti, tr. 1987)
- Assassinio sull'Orient-Express (1934, Lidia Zazo, tr. 1987)
- Perché non l'hanno chiesto ad Evans? (1934, Diana Fonticoli, tr. 1979)
- Tragedia in tre atti (1934, Marcella Dallatorre, tr. 1985)
- Un delitto in cielo (1935, Grazia Griffini, tr. 1983)
- La serie infernale (1936, Grazia Griffini, tr. 1985)
- Non c'è più scampo (1936, Ombretta Giumelli, tr. 1981)
- Carte in tavola (1936, Grazia Griffini tr. 1983)
- Poirot sul Nilo (1937, Grazia Griffini, tr. 1981)
- Due mesi dopo (1937, Grazia Griffini tr. 1988)
- La domatrice (1938, Grazia Griffini, tr. 1988)
- Il Natale di Poirot (1938, Oriella Bobba, tr. 1981)
- è troppo facile (1939, Giovanna Gianotti Soncelli, tr. 1982)
- Dieci piccoli indiani (1939, Beata della Frattina, tr. 1977)
- Poirot non sbaglia (1940, Alberto Tedeschi, tr. 1951)
- La parola alla difesa (1940, Grazia Griffini, tr. 1981)
- Corpi al sole (1941, Alberto Tedeschi, tr. 1947)
- Quinta colonna (1941, Grazia Griffini, tr. 1994)
-C'è un cadavere in biblioteca (1942, Rosalba Buccianti, tr. 1989)
- Il terrore viene per posta (1942, Diana Fonticoli tr. 1989)
- Il ritratto di Elsa Greer (1942, Beata della Frattina, tr. 1985)
- C'era una volta (1944, A. M. Francavilla tr. 1985)
- Verso l'ora zero (1944, Lia Volpatti, tr. 1986)
- Giorno dei morti (1945, Alberto Tedeschi, tr. 1947)
- Poirot e la salma (1946, Rosalba Buccianti, tr. 1987)
- Alla deriva (1948, Giovanna Soncelli, tr. 1982)
- è un problema (1949, Rosalba Buccianti tr. 1992)
- Un delitto avrà luogo (1950, Grazia Griffini tr. 1984)
- Il mondo è in pericolo (1951, Maria Teresa Marenco tr. 1988)
- Giochi di prestigio (1952, Ombretta Giumelli tr. 1989)
- Fermate il boia (1952, Grazia Griffini tr. 1988)
- Dopo il funerale (Dopo le esequie, 1953, Lia Volpatti tr. 1983)
- Polvere negli occhi (1953, Grazia Griffini tr. 1989)
- Destinazione ignota (1954, Magda Tincani, tr. 1955)
- Poirot si annoia (1955, Grazia Griffini tr. 1988)
- La sagra del delitto (1956, Grazia Griffini tr. 1984)
- Istantanea di un delitto (1957, Grazia Griffini tr. 1990)
- Le due verità (1958, Paola Franceschini, tr. 1959)
- Macabro Quiz (1959, Lidia Ballanti, tr. 1960)
- Un cavallo per la strega (1961, Lidia Ballanti, 1962)
- Assassinio allo specchio (1962, Lidia Ballanti, 1963)
- Sfida a Poirot (1963, citata Mona Carones ma altra traduttrice, tr. 1990)
- Miss Marple nei Caraibi (1964, Rosalba Buccianti tr. 1990)
- Miss Marple al Betram Hotel (1965, Maria Ghislon tr. 1967)
- Sono un'assassina? (1966, Grazia Griffini)
- Nella fine è il mio principio (1967, Laura Grimaldi, tr. 1968)
- Sento i pollici che prudono (Piumini, tr. 2014)
- Poirot e la strage degli innocenti (1969, Tina Honsel, tr. 1985)
- Passeggero per Francoforte (1970, Laura Grimaldi tr. 1971)
- Miss Marple: Nemesi (1971, Diana Fonticoli, tr. 1972)
- Gli elefanti hanno buona memoria (1972, Diana Fonticoli tr. 1973)
- Le porte di Damasco (1973, Luciana Crepax tr. 1979)
- Sipario: L'ultima avventura di Poirot (1975, Diana Fonticoli tr. 1975)
- Addio Miss Marple (1976, Diana Fonticoli tr. 1976)