sabato 6 settembre 2014

Jonathan Creek - Stagione 1 (1997)




Abbiamo già parlato della serie tv Jonathan Creek, ideata da David Renwick e imperniata su camere chiuse e delitti impossibili. Oggi analizzeremo brevemente i cinque straordinari episodi che compongono la prima stagione, sfortunatamente ancora inedita in Italia (e tale rimarrà, temo). Accanto esprimerò una valutazione personale, da * a ***** stelle, la stessa utilizzata da Roland Lacourbe nel suo 1001 Chambres Closes - Annexes.

1 The Wrestler's Tomb  90' ****
   
Un bizzarro, e poco fedele, artista viene trovato ucciso nel proprio appartamento, con accanto una modella legata e imbavagliata. L'ipotesi più probabile sembrerebbe portare alla moglie dell'artista come colpevole, se solo non fosse rimasta tutta la mattina nel proprio studio, in una stanza continuamente tenuta sotto osservazione...
L'esordio di Jonathan Creek, giovane assistente di un illusionista e detective dilettante, è assolutamente geniale. L'enigma presentato è notevole e la soluzione una delle più tortuose, machiavelliche e sorprendenti di tutta la prima serie. 
Nel complesso, essendo anche un pilota, la narrazione è meno frizzante del solito e l'ora e mezza di durata probabilmente appesantisce la visione, che però dal punto di vista intellettuale resta eccellente.
voto Lacourbe ****

2 Jack in the Box  60' *****

Per l'analisi di questo capolavoro rimando al post ad esso dedicato, risalente a poco tempo fa. L'episodio non ha il brio di Danse Macabre né particolare respiro narrativo, ma rimane, a mio parere, uno dei più strabilianti delitti impossibili mai ideati nel dopoguerra.
voto Lacourbe ***

3 The Reconstituted Corpse  60' ****

L'omicidio di Zola Zbzewski, uccisa in un modo che rimanda per certi versi al superbo The Judas Window di Carr, non è propriamente una camera chiusa, perché l'assassinio viene mostrato in tempo reale durante l'episodio. La reale situazione impossibile presentata vede invece una apparizione improvvisa di un cadavere all'interno di un armadio. Quest'ultimo, inizialmente vuoto, viene trasportato per le scale dal piano terra al quarto piano di un appartamento. Ma nel momento in cui viene aperto, c'è un cadavere..
Il terzo episodio è un'altra spettacolare dimostrazione di ingegno e fantasia: problema intrigante e soluzione semplice, logica e coerente. Peccato solo che l'enigma occupi una piccola parte dell'episodio.
voto Lacourbe *****

4 No Trace of Tracy  60' ****

Tracy, una ragazzina amante della musica rock anni 70', fa visita al suo idolo, il cantante Roy Pilgrim, nella sua villa in città: sebbene sia stata vista entrare nell'ingresso da un gruppo di coetanei che la stanno scrutando dall'esterno, la ragazzina scompare nel nulla. In quella medesima stanza d'ingresso c'è però proprio Pilgrim, che era appena stato derubato e legato a un termosifone. Egli afferma di non aver visto entrare nessuno, e di essere rimasto cosciente per tutto il tempo.
Renwick si cimenta con uno dei grandi classici del mistero impossibile, l'uomo che entra in una stanza e poi scompare nel nulla, resa celebre da Conan Doyle prima e da tanti altri maestri poi, tra cui Ellery Queen. Lo fa con il solito genio: a partire da un indizio astuto (due bizzarri amplificatori della stanza che si sono scoloriti nei punti sbagliati), confeziona una soluzione diabolica, anche se un filo tortuosa e di difficilissima realizzazione.
voto Lacourbe *****

5 The House of Monkeys  60'  ****

Un famoso medico viene trovato ucciso, trapassato da una spada da samurai, nel proprio studio, ovviamente chiuso dall'interno. L'enigma è semplice, e la soluzione non è particolarmente innovativa (mescola quella di The Red Widow Murders di Carr a The Locked Room, sempre del maestro, a sua volta influenzato da Leroux nel Mistero della camera gialla), ma l'episodio è ugualmente eccellente. Divertente e frizzante, si regge su una solida sceneggiatura e soprattutto contiene almeno un paio di indizi da manuale del poliziesco: alcune impronte sulla libreria, dei volumi lanciati senza motivo attraverso la stanza e la particolare posizione della spada. Assolutamente imperdibile.
voto Lacourbe ***

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